IL RUOLO DELLE FUNZIONI ORALI
"Mio figlio preferisce mangiare solo polpette. Mia figlia beve solo dal biberon. Mio figlio russa e respira sempre con la bocca aperta."
Quanto incidono le abitudini a livello di crescita orofacciale? Moltissimo!
Durante l'infanzia, le funzioni fisiologiche di suzione, masticazione, deglutizione e respirazione nasale giocano un ruolo fondamentale nella stimolazione della crescita successiva.
TERAPIA MIOFUNZIONALE
La Terapia Miofunzionale (TMF) è un programma riabilitativo svolto dal logopedista formato in quest'ambito. Il logopedista, dopo aver eseguito una valutazione tramite test standardizzati e strumentazione adeguata, ha l'obiettivo di portare all’equilibrio armonico della muscolatura orofacciale.
L'eliminazione di eventuali vizi orali è il primo passo per raggiungere tale obiettivo. Successivamente è necessario ripristinare le funzioni orali, se alterate, e far in modo di rendere stabili nel tempo le modifiche apportate alla muscolatura orofacciale dagli esercizi quotidiani in modo tale da evitare che eventuali interventi ortodontici subiscano modificazioni.
Funzioni orali:
1- Deglutizione
2- Respirazione
3- Masticazione
4- Posizione di riposo
5- Articolazione fonemica
1- DEGLUTIZIONE
E’ stato calcolato che vengono mediamente eseguiti 590 atti deglutitori in una sola giornata (145 durante i pasti, 395 fra un pasto e l’altro in stato di veglia, 50 nel sonno).
Durante la deglutizione spontanea la lingua esercita sul palato una spinta di circa 52 gr/cm2 e 112 gr/cm2 con la deglutizione volontaria, imprimendo una pressione compresa da un minimo di 700 grammi ad un massimo di 3000 grammi, per 1/5 – 1/10 di secondo.
Se la posizione della lingua non è corretta, rompe l'equilibrio di tutto il sistema.
La deglutizione si sviluppa in tre fasi: orale, faringea, esofagea.
La fase orale è la prima e la più importante. In essa la lingua prende
contatto col palato a partire dalla papilla retroincisale, premendo il suo dorso contro di esso e facendo sì che il bolo si rechi verso le fauci.
Durante questa azione, la pressione della lingua, che preme con la punta sulla papilla retroincisale e con il dorso sul palato, determina la stimolazione dei recettori che fanno capo alla seconda branca del trigemino che rivestono un ruolo posturale peculiare.
Se la lingua non compie correttamente questa azione, va a modificare lo sviluppo orofacciale e porta a conseguenze odontoiatriche e respiratorie.
VIZI ORALI O ABITUDINI VIZIATE
QUALI SONO LE ABITUDINI VIZIATE O VIZI ORALI?
Succhiamento delle dita, respirazione orale, uso prolungato di ciuccio e biberon, uso di tazze o bottigliette con beccuccio, lapisfagia (abitudine di mordere penne e matite), onicofagia (abitudine a mordere le unghie).
COSA COMPORTANO?
Alterazione della morfologia delle arcate dentarie e del palato, alterazione della respirazione, alterazione della postura linguale a riposo e in deglutizione, alterazione dell'articolazione verbale.
I vizi orali portano ad una posizione a riposo in avanti della lingua, deformano il palato, creano malocclusioni e affollamento dentali, incoraggiano una respirazione di tipo orale, portano infezioni dovute a germi, modificano la crescita facciale, potrebbero modificare il linguaggio e l'alimentazione.
Quando il bambino è impegnato in una di queste abitudini viziate, vengono rilasciate endorfine che fanno sentire bene il bambino.
COME ELIMINARE I VIZI ORALI?
Lo smalto al peperoncino copre solamente le unghie e le dita. Solitamente non è efficace.
Gli apparecchi usati per eliminare i vizi orali non eliminano la causa del vizio orale.
I continui rimproveri dei genitori (non mettere le mani in bocca, togli il dito) intensificano l'abitudine viziata. Lodate piuttosto il bambino quando non sta succhiando le dita.
Si è scoperto che l'utilizzo di programmi comportamentali con rinforzi positivi sono efficaci per eliminare i vizi orali.
VIZIO ORALE: USO PROLUNGATO DEL CIUCCIO
Quanto può essere dannoso il ciuccio?
Viviamo in una società in cui l'uso del ciuccio è considerato "normale", e lo è.... arrivati a questo punto. I bimbi nascono con un bisogno fisiologico di suzione. La loro vita gira intorno a quest'importante abilità!
Ma quando questo bisogno diventa un'abitudine? Potresti essere sorpreso di sapere che tra i 6 e i 12 mesi, quest'abitudine "innocua" potrebbe iniziare a cambiare la progressione naturale e il sano sviluppo della bocca del tuo bellissimo bambino.
Fonte: Oral Myofunctional Therapy of York
Traduzione di Giulia Rancan
Cosa comporta un uso prolungato del ciuccio? Quali sono le conseguenze e come è consigliato agire?
LIBRI UTILI PER ELIMINARE IL CIUCCIO O SUCCHIETTO
Ma come faccio ad eliminare il ciuccio? Ecco alcuni libri da leggere assieme a tuo figlio
Voglio il mio ciuccio, Tony Ross
Alice e il ciuccio, Marta Monelli
Che noia il ciuccio, che noia! A. Goria, S. Riffaldi
Togliamo il ciuccio, P. Perrone
Basta Ciuccio, Thierry Bedouet, Alice Le Hénand
Anna dorme senza ciuccio, K. Amant
Lupetto vuole il ciuccio, O. Lallemand, E. Thuillier
Il ciuccio di Nina, Naumann, Villemin
Capitan Ciuccio, V. Rizzi
VIZIO ORALE: USO PROLUNGATO DEL BIBERON
FINO A QUANDO HA USATO IL BIBERON?
Questa è una domanda che faccio ogni volta durante l'anamnesi. L'età più alta che mi è capitata di sentire è 9 anni.
PERCHÉ È DANNOSO CONTINUARE AD USARE IL BIBERON?
Lo schema deglutitorio che i bimbi apprendono usando il biberon è di tipo infantile, con la lingua in basso, la punta che fuoriesce appena sotto il biberon. In tal modo anche la lingua a riposo tende a non posizionarsi correttamente e ci possono essere ricadute sull'articolazione verbale (s di Jovanotti).
PERCHÉ È IMPORTANTE NON ALLARGARE IL BUCO DELLA TETTARELLA?
Meno flusso arriva in bocca del bambino, più il bambino deve faticare per farne arrivare. Se il flusso è veloce, il bimbo non riesce nemmeno a controllarlo, gli va direttamente in esofago. Entrambe le mie figlie hanno usato la tettarella n.1 fino all'eliminazione completa del biberon.
PER PASSARE AD UNA DEGLUTIZIONE ADULTA COME SI FA?
Bisogna abbandonare l'uso del biberon in tempi ottimali e utilizzare il bicchiere o la tazza. Convenite con me che per bere dalle bottigliette col beccuccio e dal bicchiere con la cannuccia si utilizza la stessa tecnica del biberon. Quindi eliminate anche quelle!
Quando passate dal biberon alla tazza o al bicchiere, attenzione a dove si trova la lingua. Se, come in foto, sta tra il labbro inferiore e il bicchiere, rivolgiti al logopedista che ti darò delle dritte per evitare che ciò avvenga.
VIZIO ORALE: SUCCHIAMENTO DI DITA O POLLICE
Il succhiamento di dita o pollice è un vizio orale difficile da dissuadere. È necessario rivolgersi al logopedista, onde evitare il perdurare di questa abitudine e le conseguenze a cascata a livello di tutta la struttura orofacciale, posturale, ecc.
Ecco alcuni libri da leggere assieme ai bambini che succhiano il dito o il pollice.
VIZIO ORALE: USO DI TAZZE O BOTTIGLIETTE CON BECCUCCIO
Cosa può comportare l'uso prolungato di tazze o bottigliette con beccuccio?
(Parliamo di bambini a sviluppo tipico)
Le tazze con beccuccio e le bottigliette facilitate sono molto comode, pratiche. I bambini non bagnano in giro.
Purtroppo però, non sono indicate per un armonioso sviluppo delle funzioni orali.
I biberon col beccuccio, le tazze col beccuccio, le bottigliette facilitate non permettono di passare ad una deglutizione di tipo adulto perché fanno persistere uno schema deglutitorio infantile.
Sono nati per i genitori, per farli stare tranquilli che il bambino non si bagni.
Quindi cosa fare?
Dallo svezzamento proponiamo l'acqua dal bicchiere! Quando si è fuori casa, proponete la bottiglietta normale. Vedrete che vostro figlio, dopo poche volte, diventerà esperto a bere come i grandi.
USO ERRATO DI AUSILI: RETINA ANTI-SOFFOCAMENTO
Retina anti-soffoco (parliamo di bambini a sviluppo tipico)
Sei stato attratto anche tu a comprarla? Meglio evitare questo ausilio! Non permette l'evolversi di abilità più mature, quali masticare.
Il suo utilizzo non permette al bambino di sperimentare le diverse consistenze dei cibi e di imparare a gestire pezzi di cibo solido.
Sarebbe più opportuno tagliare frutta e verdura a pezzi di media grandezza in modo che il bambino possa tenerli in mano e mangiarne un pezzetto alla volta.
Vi consiglio di partecipare ad un corso di disostruzione pediatrica così da essere in grado di intervenire qualora ci fosse bisogno.
FRENULO LINGUALE CORTO
Neonato
Bambino
Adulto
Articolo di Marchesan-Martinelli "Histological Characteristics of Altered Human Lingual Frenulum", 2014.
"High concentration of type I collagen was detected in all types of lingual frenulum. Due to the fact that type I collagen is resistant to traction, stretching exercises may not be helpful to elongate the lingual frenulum.
Therefore, lingual frenectomy may be considered the appropriate procedure to release the tongue in order to provide better oral functions."
"Un'alta concentrazione di fibre di collagene di tipo I è stata rilevata in tutti i tipi di frenulo linguale. Dato che le fibre di collagene di tipo I sono resistenti alla trazione, esercizi di stretching non possono essere utili per allungare il frenulo linguale. Tuttavia la frenulectomia deve essere considerata la procedura appropriata per liberare la lingua così da fornire funzioni orali migliori."
Il frenulo linguale è composto da fibre di collagene di tipo I pertanto non è possibile eseguire esercizi di allungamento.
Quindi cosa fare nel caso in cui il frenulo sia corto?
Rivolgersi al logopedista che, dopo aver eseguito una valutazione tramite test standardizzati, consiglierà o meno la frenulectomia.
Il logopedista, qualora si decida di intervenire, ha il compito di insegnare degli esercizi per evitare che il frenulo si cicatrizzi erroneamente una volta eseguita la frenulectomia.
2- RESPIRAZIONE
La respirazione orale può essere causata da vari fattori e comporta, tra le altre cose, delle modifiche alla struttura anatomica del cavo orale.
Segni di una respirazione orale:
bocca aperta
viso allungato
naso piccolo
narici strette
ecc.
Una respirazione nasale è fondamentale per tutti gli organi del corpo: cervello, cuore, polmoni, bocca ecc.
Un buon sigillo labiale è un apparecchio naturale.
3- MASTICAZIONE
"Il passaggio dall’alimentazione liquida del lattante a quella semi-solida e poi al cibo vero e proprio implica una competenza orale e motoria che si diversifica nel tempo” dott.ssa Paola Vichi.
La masticazione, infatti, con la crescita “si fa più specializzata, così come la deglutizione. Questo tipo di progressione sul piano dell’alimentazione è strettamente connessa al modo in cui bambino utilizzerà la lingua per i primi suoni, vocalici all’inizio e poi sempre più complessi" Dunque la consistenza dei cibi, “è strettamente correlata con la specializzazione oroprassica finalizzata al linguaggio”.
Un bambino che non mastica, è, molto probabilmente, un bambino che non parla.
4- POSIZIONE DI RIPOSO
Sapevate che la punta della LINGUA dovrebbe stare sempre sulla papilla retroincisale a riposo?
Se la lingua spinge i denti superiori o inferiori oppure si inserisce tra le arcate, provoca una serie di scompensi a tutto il corpo!
Il logopedista può aiutarti a capire se la tua lingua a riposo e in deglutizione è in posizione corretta!
5- ARTICOLAZIONE FONEMICA
L'ultima funzione orale è l'articolazione fonemica.
Per parlare utilizziamo l'apparato fonatorio (vedi figura a lato). I suoni sono prodotti dall’aria che durante l’espirazione esce dai polmoni, attraversa la trachea e la laringe. L’aria viene poi modulata da tutti i componenti dell'apparato fonemico: le corde vocali, l’epiglottide, il palato, la lingua, i denti e le labbra.